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Il Gregario Fidato
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La storia sportiva dell'atleta Marco Artunghi, fidato gregario di Marco Pantani.

Marco Artunghi è nato a Chiari (Bs) il 12 luglio 1969, passista scalatore, è stato professionista dal settembre 1992 al 2001. Nel 1994, al suo secondo anno da professionista, con la maglia della Carrera Tassoni di Claudio Chiappucci e Marco Pantani conquista una tappa al Giro del Messico, ma non è questa vittoria che ha contraddistinto la sua carriera, ma la fiducia che i suoi capitani hanno sempre riposto in lui, prima Chiappucci e poi Pantani.
Matteo Ghitti​

All'esposizione "Sulle Ali delle Emozioni", per vivere al meglio l'esperienza del viaggio nella storia sportiva dei campioni troverai le maglie che ha indossato nella sua carriera e le sue biciclette.

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​GLI ESORDI

Marco nasce a Chiari in provincia di Brescia, il 12 luglio 1969. Si approccia al mondo del ciclismo all’età di nove anni, spinto dal desiderio di seguire suo fratello più grande Isidoro.
La prima maglia da ciclista è nella categoria "giovanissimi", ed è quella della ‘Rovatese’ che veste per due anni, per poi correre nella categoria Allievi e Juniores dal 1981 al 1987, per la ‘CAPI Castrezzato’.

002
GLI ANNI DA DILETTANTE​

Il 1988 è l’anno dell’esordio nella categoria ‘Dilettanti’, corre per la Società ‘GS Resine Ragnoli’ il suo Ds è Dario Manuli, che lo aiuterà nel salto di categoria forgiandogli il carattere.
I primi risultati importanti si vedono nel 1990 , da ricordare il 25 aprile, quando coglie un prestigioso secondo posto, al ‘Gran Premio Liberazione’ a Roma, battuto dal tedesco Uwe Winter (nell’albo d’oro della corsa, nel 1985 troviamo anche Gianni Bugno). Sempre nella stasa stagione, veste la ‘Maglia Azzurra’ alla ‘Corsa della Pace’ (Berlino-Praga-Varsavia).
Nel 1991, è Campione Regionale ed ottiene altre tre vittorie, il ‘Gran Premio di Somma’ a Somma Lombardo, nella prima tappa del ‘Giro Baby e nel prologo del ‘Giro del Valle d’Aosta’ in squadra con Massimo Zanoletti, Massimiliano Danieli, Enrico Pedretti e Dino Apostoli . Infine si piazza secondo alla ‘Coppa d’Inverno’ a Biassono.
Il 1992 è l’anno in cui si mette in luce, vincendo il prestigioso ‘Giro del Belvedere’, questo successo attira gli sguardi del team professionistico Carrera, che gli propone il salto tra i professionisti nel mese di settembre. Marco si trova compagno di squadra di atleti del calibro di: Claudio Chiappucci, Guido Bontempi, Vladimir Pulnikov, Mario Chiesa, Massimo Ghirotto, Stephen Roche. Nello stesso periodo, insieme a lui, come stagista c’è anche un altro ragazzo molto promettente…Marco Pantani.​
003
IL PASSAGGIO TRA I PRO

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Le ottime prestazioni degli anni precedenti, nel 1993 gli aprono ufficialmente le porte al mondo del professionismo.
Per preparare la stagione, la squadra lo fa partecipare alla 51° edizione della ’Volta a la Comunitat Valenciana’(dal 23 al 28 febbraio) ,al via ci sono grandi nomi, come Miguel Indurain, Laurent Jalabert, Guido Bontempi, Tony Rominger,  il meteo non è dei migliori.  In un aneddoto Marco ricorda , che prima del via di una tappa, si accorge di essere sprovvisto dei copri scarpa, la sua ammiraglia non è in zona, preso dallo sconforto chiede aiuto al suo  compagno di squadra Guido Bontempi, che lo accompagna dal grande Campione Miguel Indurain, che senza farsi pregare, apre il portellone della sua ammiraglia e gli regala un paio dei suoi, un gesto semplice ma d’effetto, che anche oggi gli lascia un piacevole ricordo.
L’ appuntamento più importante della stagione, è la partecipazione al Tour de France, i d.s. Martinelli e Quintarelli lo schierano per aiutare i suoi capitani Claudio Chiappucci e Vladimir Pulnikov.  La Grande Boucle, vedrà il terzo successo consecutivo di Miguel Indurain dopo aver dominato anche il Giro d’Italia a maggio, per Marco l’occasione è servita per fare tanta esperienza.
Da segnalare che la Carrera-Tassoni vince due tappe, la 12° con Roscioli e la 17° con Chiappucci e la ‘classifica a squadre’.
004
I PRIMI ANNI DA PROFESSIONISTA

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Il 1994  è l’anno del suo primo successo da professionista, nella 14° tappa della ‘Vuelta y Ruta de Mexico’.
I suoi grandi appuntamenti della stagione, sono il 77° Giro d’Italia e l’81° Tour de France che lo vedono schierato al via, per aiutare i suoi capitani Claudio Chiappucci e Marco Pantani. In entrambe i casi ha la fortuna di correre accanto, e vedere sbocciare l’astro nascente Pantani, che è in grado di mettere in difficoltà sua maestà Miguel Indurain.
Nel 1996 da segnalare l’ottimo quarto posto alla Vuelta a Burgos, nella 5° Tappa e l’ottimo piazzamento al Giro delle Fiandre. Il 9 giugno è ad Atene, per la partenza del 79° Giro d’Italia, per aiutare l’amico e compagno di squadra Enrico Zaina, che conclude secondo nella classifica finale, battuto solo dal russo Pavel Tonkov. Marco conclude un ottimo Giro, in 89° posizione.
1997 L’ ANNO DELLA SVOLTA, ALLA MERCATONE UNO DEL PIRATA
A fine stagione 1996, la Carrera si ritira ufficialmente dalle corse, per tanto per la stagione 1997 Romano Cenni titolare della Mercatone Uno, insieme allo storico manager Fausto Pezzi, crea la nuova Mercatone Uno, con l’obbiettivo di riportare agli allori Marco Pantani dopo il grave incidente del 1995, Marco fà parte della rosa del team. Il 5 luglio è al via del 84° edizione del Tour di France, con l’obbiettivo di scortare il Pirata durante le tappe di pianura. Una curiosità, Pantani ha il dorsale n. 181, mentre Marco il dorsale n. 182.
Per il ns Marco sarà un Tour ricco di soddisfazioni, perché svolge serenamente i suoi compiti e assiste ai trionfi del suo capitano nella 13° tappa Saint-Etienne÷Alpe d’Huez, nella 15° tappa Courchevel÷ Morzine,  e del suo compagno Mario Traversoni nella 19° tappa Montbeliard÷Digione.
Il podio finale vede primo Jan Ullrich, secondo Richard Virenque e terzo Marco Pantani.

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1998 UN GRAVE INCIDENTE

La stagione 1998 avrebbe dovuto vedere Marco protagonista al Giro e al Tour, sempre come fidato gregario del Pirata, ma un grave incidente in macchina, in cui rischia la vita, lo costringe ad un anno di stop.
Nel 1999 , le condizioni fisiche di Marco migliorano, per tanto riprende gli allenamenti con lo scopo di partecipare al 86° Tour de France.
L’obbiettivo viene raggiunto e sabato 3 luglio, è al via della grande Boucle, località Puy du Fou, pronto per il prologo di 6,8 km. Per la cronaca, la prima maglia gialla viene assegnata a Lance Armstrong. Le tappe scorrono, purtroppo i postumi dell’incidente si fanno ancora sentire, ed è obbligato ad abbandonare alla 14° tappa.
Il 2000 , lo vede partecipare al Giro delle Fiandre e al Giro di Lombardia, i problemi causati dall’incidente sono sempre presenti, per questo a fine stagione abbandona il professionismo.
Due curiosità, durante tutta la sua carriera da professionista, ha sempre corso in squadra con la leggenda Marco Pantani, mentre in ammiraglia è sempre stato seguito dal grande Giuseppe Martinelli ‘Martino’.

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DAL 2001 AL 2007 IN AMMIRAGLIA

Marco dopo il suo ritiro dal mondo professionistico, grazie alla sua grande esperienza accumulata negli anni, trova occupazione in ammiraglia per seguire la squadra giovanile del ‘Team Valle Sabbia’.
Il Team è presieduto dalle famiglie Zambelli e Frapporti, per seguire i ragazzi condivide il lavoro con il ds. Varriale.
Proprio in quegli anni, ci sono due giovani promesse:
Marco Frapporti (Gavardo, 30marzo 1985) è un ex ciclista su strada, professionista dal 2008 al 2021. Comincia a pedalare a 10 anni; trascorre poi due anni nella categoria allievi con Bruno Giacomini, due tra gli juniores con Marco Artunghi, ex gregario di Marco Pantani, e tre nei dilettanti con l'Edigio/Unidelta, il team diretto da Bruno Leali, ex ciclista proveniente anch'egli dalla Valle Sabbia. Nella categoria dilettanti si aggiudica otto corse, tra cui il Giro del Canavese e il Piccolo Giro di Lombardia nel 2007. Passa professionista nel 2008 con la CSF Group-Navigare di Bruno Reverberi. Dopo il secondo posto al Gran Premio Industria e Commercio di Prato 2008, nel 2009 ottiene la prima vittorie tra i pro aggiudicandosi la seconda tappa del Giro della Provincia di Grosseto. Nel maggio 2010 prende parte per la prima volta al Giro d'Italia; durante la stagione conquista in solitaria una frazione al Tour of Britain, mentre nel 2011 fa sua la prima tappa del Brixia Tour. Nel 2013 si trasferisce all'Androni Giocattoli di Gianni Savio, e in stagione si piazza terzo al Gran Premio del Canton Argovia vincendo pochi giorni dopo la quarta e ultima tappa della Route du Sud. Nel 2016 conclude al secondo posto la Quattro Giorni di Dunkerque a tappe, mentre l'anno dopo è secondo al Gran Premio Città di Lugano. Al Giro d'Italia 2018 vince quindi la classifica dei fuggitivi (il "Premio Fuga") con 640 km corsi all'attacco; l'anno seguente, durante la quarta tappa del Giro d'Italia 2019 è invece per diverse ore maglia rosa virtuale prima di essere ripreso dal gruppo ai meno 10 dal traguardo. Lasciata l'Androni dopo sette anni, nel biennio 2020-2021 gareggia con la Vini Zabu' di Angelo Citracca; al termine del 2021, complice lo scioglimento della squadra, lascia l'attività professionistica. Rimane comunque nell'ambiente, in quanto eletto come vice presidente non in attività dell'Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani (ACCPI).
Sonny Colbrelli (Desenzano del Garda, 17 maggio 1990) è un ex ciclista su strada. Velocista specializzatosi nelle classiche, soprannominato Il Cobra, è stato professionista dal 2012 al 2022, vincendo la Parigi-Roubaix, il campionato europeo e il campionato italiano nel 2021, il Gran Piemonte nel 2018, la Freccia del Brabante nel 2017 e diverse altre classiche del calendario italiano (sul sito www.sullealedellemozioninbici.it è possibile vedere il dettaglio della sua storia sportiva)

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MARCO ARTUNGHI OGGI

La grande passione per il ciclismo di Marco, lo ha spinto nel 2023 ad aprire un negozio di biciclette a Castrezzato (Bs).  


Per la collaborazione si ringrazia: 
Marco Artunghi e famiglia
La sorella Elena per gli articoli dei quotidiani e le fotografie
BS Rivista BICISPORT
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